Farmaci antidepressivi
Generalità
Gli antidepressivi (AD) sono farmaci comunemente usati per trattare i sintomi dei disturbi d’ansia, i disturbi depressivi ed il disturbo ossessivo-compulsivo (DOC). Vengono usati anche in altre situazioni, ad esempio nella bulimia o nel dolore cronico.
Gli antidepressivi sono farmaci efficaci. Tuttavia, funzionano meglio quando sono combinati con una psicoterapia, con il sostegno di familiari e amici, e con uno stile di vita sano, come l’esercizio fisico regolare, una dieta sana e una buona igiene del sonno.
Gli antidepressivi possono richiedere fino a 4-6 settimane per essere pienamente efficaci. I primi segnali che il farmaco sta funzionando includono il miglioramento del sonno, dell’appetito e l’energia fisica. Il miglioramento dell’umore e dell’ansia di solito arriva solo in un secondo momento.
Chi ne ha bisognoTutti noi andiamo incontro a momenti di depressione o ansia nel corso della nostra vita. Per questo motivo, episodi depressivi o ansiosi anche gravi a volte vengono banalizzati e sottovalutati. Le persone con una grave depressione o un grave disturbo d’ansia possono pensare che dovrebbero essere in grado di liberarsi da sole di questi sintomi, e quindi non ricercano aiuto da un professionista specializzato né ricercano una terapia. Alcune persone vivono in questo modo per anni, trascinandosi delle condizioni cliniche anche gravi.
È importante per chi va incontro, per più di un paio settimane, a sentimenti di tristezza, disperazione, o a eccessive preoccupazioni difficile da controllare, consultare un medico per una valutazione dei sintomi e di un’eventuale terapia. Molte delle persone trattate per depressione o ansia recuperano completamente e non richiedono ulteriori trattamenti. Il trattamento precoce può aiutare a migliora la probabilità di successo del trattamento.
I farmaci sono solo uno dei modi di trattare depressione e ansia; le psicoterapie, come la terapia interpersonale e la terapia cognitivo-comportamentale, possono essere altrettanto efficace. Depressione e ansia sono spesso un segnale che un cambiamento è necessario. Questi approcci psicologici possono aiutare a fare i cambiamenti necessari nella vostra vita.
Come funzionano i farmaci antidepressivi
Gli antidepressivi aumentano l’attività di alcune sostanze chimiche prodotte naturalmente dal cervello (neurotrasmettitori), tra cui la serotonina, la noradrenalina e la dopamina. L’aumentata attività di questi trasmettitori aiuta a ridurre i sintomi depressivi e di ansia. Il cervello è tuttavia un organo incredibilmente complesso, e l’esatto meccanismo con cui questi farmaci agiscono non è ancora pienamente compreso.
Ciò che sappiamo è che questi farmaci aiutano a ridurre i sintomi di ansia e depressione fino al 70% dei casi.
Tipi di Antidepressivi
Esistono diverse classi di AD. Se è vero che tutti gli antidepressivi funzionano bene nel complesso, è anche vero che nessun farmaco specifico o classe di farmaco funziona ugualmente bene chiunque. È possibile quindi che si debba procedere per tentativi prima di trovare il farmaco migliore per il singolo caso.
È importante sottolineare che, mentre gli effetti terapeutici degli AD possono richiedere fino a 2-3 settimane per manifestarsi, gli effetti collaterali tendono a presentarsi già dalle prime assunzioni del farmaco.
Per questo è importante conoscere questi meccanismi in modo da non abbandonare la terapia precocemente, e lasciare al farmaco il giusto tempo per iniziare a fare effetto.
Di seguito le diverse classi di AD.
SSRI – Inibitori selettivi del reuptake della Serotonina
Questo gruppo include
- Citalopram (Seropram®,Elopram®)
- Escitalopram (Cipralex®, Entact®)
- Fluoxetina (Prozac®)
- Fluvoxamina (Maveral@, Fevarin®)
- Paroxetina (Sereupin®, Eutimil®, Seroxat®)
- Sertralina (Zoloft®)
Gli SSRI sono generalmente la prima scelta nel trattamento dei disturbi d’ansia e della depressione, poiché hanno meno effetti collaterali di altri antidepressivi.
I principali effetti collaterali degli SSRI sono nausea/vomito, diarrea, aumento di peso, bocca secca, mal di testa, ansia, sedazione e calo del desiderio sessuale. Possono inoltre interferire con il sonno: alcuni sono più “attivanti” e vengo assunti preferibilmente al mattino, altri sono più sedativi e vengono assunti alla sera. Infine gli SSRI possono interferire con la coagulazione del sangue.
Tutti questi effetti collaterali sono generalmente di entità lieve e tendono a scomparire nei primi 10-15 giorni di terapia.
SNRI – inibitori del reuptake di serotonina e noradrenalina
Questa classe include
- Venlafaxina (Efexor®, Zarelis®)
- Duloxetina (Xeristar®, Cymbalta®)
Gli effetti collaterali pi comuni sono nausea, senso di stordimento, vertigini, nervosismo e ansia, faticabilità, riduzione dell’appetito, problemi sessuali. A dosi elevate possono aumentare i livelli di pressione arteriosa.
NDRI – Inibitori del reuptake di noradrenalina e dopamina
Appartiene a questa classe il Bupropione (Wellbutrin®).
Questo antidepressivo non induce disfunzioni sessuali o aumento di peso, ma può dare insonnia e vertigini.
Antidepressivi triciclici
A questo gruppo più vecchio appartengono
- Imipramina (Tofranil®)
- Nortriptilina (Noritren)
- Clomipramina (Anafranil®)
- Amitriptilina (Laroxyl®)
- Trimipramina (Surmontil®)
Questi antidepressivi hanno come effetti collaterali bocca secca, tremori, stipsi, sedazione, visione offuscata, difficoltà ad urinare, aumento di peso, vertigini e lievi anomalie dell’ECG. Dato il loro profilo di effetti collaterali, sono usati come seconda scelta nelle depressioni che non abbiano risposto a farmaci più recenti e con meno effetti collaterali.
Tutti questi effetti collaterali sono generalmente di entità lieve e tendono a scomparire nei primi 10-15 giorni di terapia.
Effetti Collaterali
Tutti i farmaci hanno effetti collaterali. Alcune persone non ne hanno affatto, altre invece ne hanno in maniera disturbante. Nella maggior parte dei casi, gli effetti collaterali diminuiscono con il passare del tempo.
Le terapie sono generalmente iniziate a dosaggio minimo, per ridurre gli effetti collaterali, quindi il dosaggio viene lentamente aumentato fino alla dose richiesta. La dose ideale è soggettiva, ed è quella che fornisce il massimo benefico con i minori effetti collaterali.
Il motivo principale per cui le persone smettono di prendere i farmaci sono gli effetti collaterali. Qualora si dovessero avere effetti collaterali, la cosa migliore da fare è NON sospendere la terapia e avvertire immediatamente il medico curante, che provvederà ad aggiustare la dose, a spostare l’assunzione durante la giornata, a prescrivere famaci che possono mitigare gli effetti collaterali, o infine cambiare farmaco.
Cosa fare in caso di effetti indesiderati?
1) aspettare
2) aspettare
3) aspettare
Gli effetti collaterali tendono a ridursi nel tempo fino a scomparire.
Per gestire la nausea, assumere il farmaco a stomaco pieno.
In caso di insonnia, assumere in farmaco al mattino. In casi di sedazione, assumerlo la sera.
Per la bocca secca, usare caramelline senza zucchero, gomme da masticare e lavare spesso i denti.
Iniziare e Sospendere la Terapia.
Come con qualsiasi altro farmaco, la terapia deve essere iniziata, modificata e sospesa dietro consulto medico. Poiché ad ogni cambiamento di dosaggio in aumento o in diminuzione possono verificarsi effetti indesiderati, gli aggiustamenti e la sospensione deve essere concordata con il medico.
Per quanto tempo vanno presi?
Dopo aver accertato l’impatto degli effetti collaterali (circa 2 settimane) e la loro efficacia clinica (4-6 settimane) una terapia antidepressiva va continuata ben oltre la completa remissione dei sintomi per evitare ricadute. Per quanto non esista un termine preciso, la terapia andrà continuata per almeno 6-12 mesi dalla remissione dei sintomi depressivi.
Creano dipendenza?
No, gli antidepressivi non creano dipendenza né tolleranza. Alcuni di essi possono produrre qualche effetto di astinenza (vertigini e nausea) se sospesi bruscamente, che comunque non dura più di 7-10 giorni. Per evitare ciò, si consiglia di sospendere questi farmaci lentamente.
Antidepressivi e suicidio
Tra i sintomi della depressione ci sono pensieri di morte e di suicidio. Quando si inizia a prendere un antidepressivo, il rischio di suicidio può aumentare in alcune persone, probabilmente perché i livelli di energia fisica migliorano prima del tono dell’umore. Così gli antidepressivi possono fornire ad una persona depressa l’energia necessaria per mettere in atto il suicidio.
In alcuni casi, alcuni antidepressivi causano un senso di agitazione, irrequietezza e “dissociazione”. Questi sintomi inizialmente possono peggiorare la sensazione di disperazione, e quindi aumentare i pensieri suicidi. Questo tipo di reazione si osserva in circa il 4% dei soggetti che prendono antidepressivi, principalmente nei primi giorni di terapia. Esistono comunque delle combinazioni di terapia che possono mitigare questi effetti.
Prima di iniziare un antidepressivo, è importante essere preparati a tali evenienze. Il contatto tempestivo con il medico o altri servizi di emergenza psichiatrica (compreso il 118) in queste prime fasi è importante. Cosi come conoscere le strategie di prevenzione del suicidio.
Antidepressivi e Guida dei Veicoli
Tutti i farmaci che inducono sonnolenza richiedono precauzioni particolari alla guida. Se la sedazione è particolarmente forte, si sconsiglia di guidare. Ad ogni modo la depressione stessa può influenzare la capiacità di giudizio ed i tempi di reazione alla guida.
Si prega di prendere visione del foglietto illustrativo del medicinale prescritto per una dettagliata esposizione degli effetti collaterali.