Disturbi depressivi
Che cos'è la depressione?
La depressione è una condizione psicologica caratterizzata da una grave perdita di energia, di volontà nell’affrontare la vita di tutti i giorni e della capacità di provare piacere, accanto a sentimenti di tristezza, colpa o disperazione. Il modo in cui si vede sé stessi, il mondo e il futuro è estremamente negativa e sfiduciata. L’umore è costantemente depresso e triste, a volte irritabile. Oltre a questi sintomi “psicologici”, spesso sono presenti sintomi “fisici” tra cui tra cui difficoltà di concentrazione e di memoria, disturbi del sonno (sia insonnia che ipersonnia), disturbi dell’appetito (sia perdita che aumento dell’appetito), perdita della libido. Infine, sono spesso presenti ansia e attacchi di panico.
Le cause della depressione sono ancora poco chiare: da un lato gravi episodi depressivi possono essere la reazione a profondi stress emotivi, dall’altro lato molte depressioni sembrano avere una base strettamente biologica, essendo poco legate agli eventi della vita e presentandosi ciclicamente con cadenza stagionale. In ogni caso, una persona con una Depressione si trova come incastrata in una condizione in cui il brusco calo di energia alimenta una visione di sé negativa, colpevole o manchevole nei confronti degli altri. Tale visione di sé non fa altro che abbattere ulteriormente l’umore e le energie, alimentando così un circolo vizioso.
La depressione è un disturbo comune: si calcola che circa un quarto della popolazione generale va incontro ad almeno un episodio di depressione nel corso della vita. È una delle principali cause di perdita di ore lavorative per malattia nel mondo.
Oltre la perdita della capacità di funzionare nella vita di tutti i giorni adeguatamente rispetto ai propri standard, il rischio maggiore in caso di depressione è il suicidio.
Nel decorso del Disturbo Bipolare, la depressione può alternarsi a fasi opposte, di grande euforia ed eccitamento, con condotte pericolose e avventate.
Come si cura la depressione?
Il trattamento farmacologico mira a una quanto più rapida risoluzione dei sintomi acuti. I farmaci antidepressivi attualmente disponibili sono efficaci e ben tollerati, tuttavia fino al 70% dei pazienti non risponde al primo trattamento. Le linee guida internazionali suggeriscono di procedere per passi successivi con farmaci via via più potenti. Tuttavia, dopo 4 tentativi farmacologici, il 25% dei pazienti in media non avrà trovato sufficiente giovamento. Nei casi di depressione resistente al trattamento si procede alla prescrizione di farmaci di diversa classe fino ad arrivare, nei casi estremi, alla terapia elettroconvulsivante.
I principali farmaci usati nella depressione sono:
SSRI (Inibitori Selettivi del Reuptake della Serotonina) che potenziano i livelli di serotonina a livello centrale.
Fluoxetina (Prozac®)
Sertralina (Zoloft®)
Paroxetina (Daparox®, Eutimil®, Sereupin®)
Fluvoxamina(Maveral®, Fevarin®)
Citalopram (Elopram®, Seropram®)
Escitalopram (Cipralex®, Entact®)
SNRI (Inibitori del Reuptake della Serotonia e Noradrenalina), potenziano l’azione della Serotonina e della Noradrenalina a livello centrale.
Duloxetina (Xeristar®, Cymbalta®)
Venlafaxina (Efexor®)
DNRI, ossia potenzianti della la trasmissione della Noradrenalina e della Dopamina.
Bupropione (Wellbutrin®)
Antidepressivi Triciclici
Sono gli antidepressivi più vecchi e, sebbene abbiano più effetti collaterali dei farmaci più moderni, rimangono tra i farmaci più potenti in assoluto. Tra quelli ancora in commercio in Italia, i più utilizzationo:
Clomipramina (Anafranil®)
Nortriptilina (Noritren®)
Trimipramina (Surmontil®)
Imipramina (Tofranil®)
Amitriptilina (Laroxyl®)
Il trattamento psicoterapico d’elezione previsto dalle linee guida internazionali è la Terapia Cognitivo-Comportamentale (CBT). Durante un ciclo di CBT per depressione, che può durare dai 12 ai 24 mesi, si cerca di ottenere una stabile e duratura remissione dai sintomi, si affronta la prevenzione delle ricadute e si cerca di modificare quei fattori personali che predispongono alla depressione.