Disturbi d’ansia

Cosa sono i disturbi d'ansia?

 Disturbi d’Ansia sono una famiglia di disturbi emotivi e comportamentali tutti caratterizzati da livelli di ansia sproporzionati rispetto alle situazioni vissute.

L’ansia è una delle più antiche emozioni di base, ed ha lo scopo di preparare l’organismo a una situazione di potenziale pericolo nella quale sarà richiesta un’elevata prestazione fisica o mentale. Senza ansia o paura, noi non metteremmo in campo tutta una serie di comportamenti protettivi di fronte alle situazioni di pericolo, mettendo a rischio la nostra sopravvivenza.

Nei disturbi d’ansia, questa emozione di base viene attivata in modo inappropriato rispetto alla situazione e al contesto. In generale, si può dire che un soggetto tende ad andare in ansia, nelle sue molteplici forme, nel momento in cui le situazioni di vita vengono vissute come eccessivamente pericolose o difficoltose rispetto a come l’individuo percepisce le proprie risorse personali per affrontarle. La conseguenza è che l’individuo impara involontariamente a evitare le situazioni temute. A lungo andare, questi disturbi possono portare a una grave menomazione del funzionamento in campo sociale, familiare, sentimentale e lavorativo.

A seconda di come e in che contesti si manifesta l’ansia, esistono diversi inquadramenti diagnostici. Va però sottolineato che queste “diagnosi” non sono dei compartimenti stagni, e ogni persona può manifestare in momenti diversi della propria vita, segni e sintomi appartenenti a disturbi diversi.

Attacco di Panico

Il disturbo da Attacchi di Panico (DAP) è caratterizzato da frequenti, fino a più volte al giorno, attacchi di panico, che consistono in una fortissima sensazione di paura accompagnata da alcune tra sensazione di cuore in gola, difficoltà a respirare, tremori, sudorazione, dolore toracico, sensazione di vertigine, formicolii, nausea, paura di morire o di impazzire. Un singolo attacco di panico di per sè non dura più di qualche minuto, ma è spesso seguito dalla paura persistente di avere altri attacchi di panico. La paura di avere nuovi attacchi di panico, più che gli attacchi di panico stessi, possono creare forti limitazioni al funzionamento, inducendo gli individui che ne soffrono, a evitare le situazioni che si associano all’insorgere di un attacco.

Il DAP è un disturbo molto frequente: fino al 22% della popolazione soffre almeno una volta nella vita di un Attacco di Panico isolato, mentre l’8% della popolazione manifesta il quadro clinico proprio del DAP.

Fobia Sociale

La Fobia Sociale (o, più correttamente, il Disturbo d’Ansia Sociale) è un disturbo d’ansia caratterizzato da paura e ansia relative alle situazioni sociali nelle quali chi ne è affetto sente di essere esposto al giudizio degli altri e prova eccessiva vergogna. L’individuo ha paura di essere giudicato come pauroso, ansioso, debole o come uno che prova vergogna. Questa paura provocherà dei sintomi, simili a quelli dell’attacco di panico, che dimostreranno al soggetto la fondatezza delle sue paure, inducendolo quindi a evitare le situazioni temute.

La terapia elettiva per questo disturbo è psicoterapica cognitivo-comportamentale. Possono essere d’aiuto farmaci antidepressivi o, in alcuni casi, beta-bloccanti per gestire o prevenire le reazioni fisiche associate alle situazioni di possibile imbarazzo.

Disturbo d’Ansia Generalizzato

Il disturbo d’Ansia Generalizzato (DAG) è caratterizzato da una persistente sensazione di ansietà e preoccupazione su un gran numero di eventi o situazioni (familiari, lavorative, di salute etc..). Questo stato emotivo è di norma accompagnato da pensieri, in gergo “ruminazioni”, costantemente presenti nella vita mentale del soggetto. L’incapacità di fermare tali pensieri ansiosi amplifica il malessere psicologico dell’individuo, causando anche forti limitazioni al funzionamento lavorativo e personale, nonché sensazioni di affaticamento cronico, tensione muscolare, cefalea, inappetenza o insonnia.

La psicoterapia nel DAG è meno efficace che in altri disturbi d’ansia come terapia d’attacco. Il trattamento ottimale prevede un doppio approccio psico – e farmaco-terapico, nel quale i farmaci hanno la funzione di abbassare i livelli d’ansia e di ridurre le ruminazioni, rendendo possibile in un secondo momento l’approccio psicoterapico.